Visitare Valencia in un giorno per scoprire i suoi tesori di epoca romana, visigota, araba e cristiana, nonché, pare, il misterioso Santo Graal. E la città è in continuo fermento culturale, tra vecchi e nuovi quartieri rivitalizzati
ore 8
Cosa c’è di meglio per un intellettuale che svegliarsi in un hotel tematico con stanze ispirate al mondo dell’arte, del cinema, della musica o delle civiltà? Casual Hotels disponde di sei alberghi in sei differenti parti della città, ognuno con un tema specifico, dove solleticare l’immaginazione sin dal mattino. L’ideale, per il procacciatore di emozioni cerebrali, è sceglierne uno ubicato in centro.
ore 10
L’inizio della giornata, quando ancora l’anima è recettiva e non contaminata dagli infiniti stimoli di questa città, dev’essere dedicato alla contemplazione. La Cattedrale di Valencia ben si presta a questo genere di attività dello spirito. Specialmente dal 1916, da quando al suo interno viene conservata una delle reliquie più preziose e celebrate dalla Chiesa Cattolica, il Santo Graal, il calice dal quale Gesù bevve durante l’ultima cena e che Giuseppe d’Arimatea usò per raccogliere il sangue del Cristo crocifisso.
Se siete in zona il giovedì a mezzogiorno non dimenticate di passare dalla Porta degli Apostoli della Cattedrale, dove da circa un millennio si riunisce il Tribunal de las Aguas, dove otto contadini, democraticamente eletti ogni due anni, esercitano la loro autorità per dirimere questioni di giustizia per mezzo di un processo in lingua valenciana.
ore 14
Siamo a Valencia e la scelta del Sagardi, un vero e proprio ristorante basco, potrebbe sembrare un’eresia. Tuttavia, una volta fatta incetta di pintxos – la versione basca delle tapas – non si avranno più dubbi. Ogni tanto uno strappo alle regole ci sta. Inoltre può diventare un esercizio di cultura gastronomica il semplice confrontare pintxos e tapas, scoprendone le similitudini e svelandone le differenze.
ore 16
Dopo pranzo, è il momento di rendere onore a uno dei monumenti più importanti di Spagna, patrimonio dell’umanità Unesco dal 1996. Stiamo parlando della Lonja de la Seda – conosciuta anche Lonja de los Mercaderes – un gruppo di edifici costruiti in stile gotico valenzano sotto le cui logge (lonjas) si trovavano i mercanti di olio e di seta, testimonianza dell’antica prosperità di Valencia, che all’epoca era una delle più importanti città mercantili del Mediterraneo. Al suo interno ospita l’Accademia Culturale di Valencia che organizza spesso mostre ed esposizioni.
ore 18
Per un po’ di shopping librario c’è l’imbarazzo della scelta. Due tra tutte: in una piccola piazza vicina a Plaza de la Reina c’è un negozio che è il paese delle meraviglie per gli amanti dei libri. Quintali e quintali di volumi occupano ogni spazio occupabile di questa libreria, che non per nulla si chiama La Guarida de las Maravillas. Spostandosi verso Ruzafa, c’è Bartleby, non una semplice libreria ma uno spazio culturale dove partecipare a workshop, presentazioni e con un angolo bar dove gustare una birra leggendo il proprio libro preferito.
ore 19.30
Ubik Café è un bellissimo caffè letterario a Ruzafa, un must per chi vuole fare un aperitivo in un ambiente culturalmente stimolante. L’aperitivo è a base di tapas italo-spagnole preparate con i prodotti bio del mercato di Ruzafa.
ore 21
Coniugare il buon cibo all’arte si può. A La Bulería si mangia cucina tipica spagnola e si assiste a emozionanti spettacoli di flamenco autentico, per una cena all’insegna della multisensorialità. Senz’altro un bel modo per terminare la giornata.
EVENTI
A marzo è imperdibile la festa di Las Fallas de San José, una delle fiestas spagnole più popolari. Di giorno è una sfilata imponente di falla, enormi sculture in cartapesta, polistirolo e legno realizzate da artisti dei vari quartieri della città, con musica, gare di paella, sfilate, concerti, fuochi d’artificio. L’ultima sera, dopo la mezzanotte, inizia il delirio: le fallas vengono bruciate, la città va in fiamme tra falò e spettacoli pirotecnici. Per scoprire tutto riguardo questa splendida festa fate una salto al Museo Fallero.
Crediti fotografici:
1- Basílica de los Desamparados, foto di Pablo Casino ©visitvalencia.com
2- Il calice del Sacro Graal, foto di Mike Water ©visitvalencia.com
3- Las Fallas, foto di Fandi ©visitvalencia.com